Gli incentivi 2019 del Conto Termico 2.0

Articolo pubblicato mercoledì 27 febbraio 2019
Gli incentivi 2019 del Conto Termico 2.0
Il Conto Termico 2019 è un fondo per incentivare la produzione di energia termica e per sostenere gli interventi mirati al miglioramento dell'efficenza energetica di edifici e abitazioni
Il Conto Termico 2019 prevede dei bonus economici equivalenti al 65% della spesa sostenuta per il miglioramento dell'efficienza e del risparmio energetico degli edifici e per la produzione di energia rinnovabile, per Pubbliche Amministrazioni e soggetti privati, sia imprese che di natura residenziale. Il Conto Termico GSE 2.0 è stato pensato anche in funzione delle aziende del settore agricolo (serre e simili), in funzione dell'abbattimento dei costi per l'approvvigionamento energetico.
Il GSE rimborsa il 65% della spesa sostenuta per gli interventi entro 2 mesi dalla stipula della convenzione.
Per quanto riguarda i privati, in modalità accesso diretto l'incentivo viene versato in un'unica soluzione, ma fino ad un massimo di 5.000 euro. Per le PA, invece, in modalità accesso diretto viene erogato subito tutto il contributo corrispondente al 65% della spesa sostenuta, mentre in modalità "a prenotazione" viene versato un acconto ad avvio lavori ed il saldo al termine.
Gli incentivi del Conte Energia Termico GSE possono essere cumulati con altri contributi non statali, per quanto riguarda i privati. Nel caso delle Pubbliche Amministrazioni, si può cumulare il Conto Termico 2019 con altri incentivi anche se questi ultimi sono sempre statali.
 

Le novità per il 2019

Ma in che consistono, esattamente, le differenze tra la vecchia versione del Conto Energia Termico introdotta nel 2012 e quella definita 2.0? Vediamo la sintesi delle novità, nel corso dell'articolo approfondiremo le singole voci.
I requisiti per accedere al bonus degli incentivi Conto Termico 2019 si ampliano ed adesso prevedono anche le società "in house" e le cooperative di abitanti. Le società in house sono aziende pubbliche in forma societaria.
Il Conto Termico 2.0 ha aumentato la dimensione massima degli impianti che danno diritto ad accedere agli incentivi.
La procedura di accesso diretto per gli apparecchi a catalogo è stata semplificata e velocizzata, quindi meno burocrazia e minori tempi di rimborso della spesa sostenuta.
Adesso il limite per l'erogazione dell'incentivo in un'unica rata risulta notevolmente più alto, passando da 600 a ben 5.000 euro.
Anche in questo caso un notevole miglioramento. I tempi di pagamento dell'agevolazione economica per l'efficienza energetica si riducono a 2 mesi, contro i 6 della versione precedente.
 

Incentivi più alti

Il Conto Energia Termico 2019 2.0 prevede un valore più elevato degli incentivi, rispetto alla versione precedente. Fino al 65% delle spese sostenute per i coseddetti "Edifici a energia quasi zero", che producono tutta l'energia di cui hanno bisogno da fonti rinnovabili.
L'incentivo arriva fino al 40% nel caso in cui si svolgano lavori di isolamento termico di muri e coperture, ma anche se si sostituiscono gli infissi, soprattutto le finestre, con modelli di nuova generazione specifici per il risparmio energetico. Inoltre, vengono rimborsate anche schermature solari, lavori per migliorare l'efficenza dell'illuminazione degli interni, le tecnologie di Building Automation (automazione delle funzioni di un edificio o di un'abitazione) e l'installazione di una caldaia a condensazione (per quest'ultima va segnalato che la strada migliore da seguire per rientrare dalla spesa sostenuta per l'installazione di un apparecchio di questo tipo non è quella del Conto Termico, ma l'Ecobonus 2019, a condizione però di installare anche un sistema per la termoregolazione degli ambienti, come ad esempio le valvole termostatiche, altrimenti la detrazione Irpef scende dal 65 al 50%.
Nel caso in cui i lavori di isolamento termico siano abbinati alla sostituzione o realizzazione di altro impianto (solare termico, pompe di calore o caldaia a condensazione), l'incentivo concesso dal Conto Termico GSE 2019 per l'isolamento sale al 50%.
Il bonus incentivo sale fino al 65% della spesa sostenuta per la realizzazione di impianti solari termici, sistemi a pompe di calore (anche ibridi), caldaie e apparecchi a biomasse..
Una delle novità più importanti del Conto Energia Termico 2.0 2019 è rappresentato dal rimborso totale, quindi un incentivo del 100%, per la Diagnosi Energetica degli edifici e l'Attestato di Prestazione Energetica, il cosiddetto APE. Tutto questo, però, nel caso in cui parliamo di Pubbliche Amministrazioni. Per i privati, le cooperative di abitanti e le cooperative sociali, viene rimborsato 50% della spesa sostenuta.
 
 

Gli interventi ammessi agli incentivi

Solo Pubbliche Amministrazioni
Miglioramento dell'efficienza energetica in edifici già esistenti.
  • Coibentazione (isolamento termico) pareti e coperture.
  • Sostituzione infissi.
  • Efficientamento dell'illuminazione d'interni.
  • Trasformazione edifici in nZEB (tutta l'energia necessaria da fonti rinnovabili).
  • Building Automation (automazione delle funzioni di un edificio o di un immobile), domotica e teleriscaldamento.
  • Schermature solari.
  • Sostituzione impianti esistenti per la climatizzazione (per esempio con caldaie a condensazione).
Anche per i privati
Vengono ammessi al bonus incentivi Conto Termico 2.0 2019 gli impianti di piccole dimensioni per la produzione di energia termica e gli interventi per il risparmio energetico (sostituzioni di caldaie gpl o metano, per esempio, o nuove installazioni, valvole termostatiche). Per soggetti privati il GSE intende le persone fisiche, i condomini, i soggetti titolari di reddito d'impresa o agrario.
Sia per la climatizzazione che per la produzione di acqua calda ad uso sanitario.
Anche nel caso in cui siano abbinati a tecnologia "solar cooling", che permette la produzione di freddo, quindi il condizionamento nei mesi estivi. 
 
 

Incentivi o detrazione fiscale?

Un'altra delle domande più frequenti è se è più conveniente il Conto Termico o l'Ecobonus. La risposta migliore a questa domanda è la seguente: dipende. L'argomento più dibattuto è quello relativo alla sostituzione della vecchia caldaia per il riscaldamento e l'acqua calda con una macchina di nuova generazione a condensazione. In effetti le regole applicative del Conto Energia Termico 2.0 GSE del 2016 non prevedono la possibilità di usufruire degli incentivi per le caldaie a condensazione, ma solo per quelle a pompa di calore. Per il 2019 è prevista anche questa possibilità, ma la verità è che lo Stato preferisce detrarre la "sua" spesa dall'Irpef con una rateazione di 10 anni, piuttosto che tirar fuori i soldi direttamente con gli incentivi. In effetti l'iter burocratico del Conto Termico è molto più complesso di quello per usufruire degli Ecobonus, quindi non perdete tempo. Per la sostituzione della caldaia con una nuova a condensazione la scelta giusta, ma per molti versi obbligata, è quella della detrazione fiscale degli Ecobonus, che tra l'altro è del 65% se si installa contemporaneamente un sistema di termoregolazione.
 
Per saperne di più consulta GSE alla seguente pagina.

Fonte: www.soldi-e-finanza-online.com

 

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