FIPER su Incidente al centro di distribuzione gas di Baumgarten
La FIPER, Federazione Italiana dei Produttori di Energia da fonti Rinnovabili, torna sull’incidente accaduto in Austria lo scorso 13 Dicembre nello stabilimento di stoccaggio e distribuzione gas di Baumgarten, per fare alcune considerazioni sulla dipendenza energetica dall’estero, in particolare Gas russo, e sull’approccio “pro-gas” della SEN 2017 in nome del processo di transizione della decarbonizzazione dell’economia a scapito della promozione delle rinnovabili termiche.
Commenta così il Presidente FIPER Walter Righini:” Secondo gli ultimi dati ufficiali diffusi, l’Italia importa gas per il 92% del suo fabbisogno circa la metà dalla Russia e per il resto da Algeria, Olanda, Norvegia e Libia, con un incremento della richiesta nell’ultimo anno del 6,7%. Se questo è lo scenario a mio avviso sarebbe opportuno non perdere delle occasioni che possano consentire di abbassare questo trend”.
In particolare si fa riferimento allo studio che FIPER ha fornito al Ministero dello Sviluppo Economico-MISE dal quale risulta che, in fascia climatica E ed F, ci sono circa 800 Comuni italiani “non metanizzati” che potrebbero essere teleriscaldati sfruttando il “petrolio verde” rappresentato dalla biomassa proveniente dai boschi locali.
Conclude Righini:” E’ veramente incomprensibile dal punto di vista di Sistema Paese come si continui a puntare sul gas, in nome del processo di decarbonizzazione, aumentando la dipendenza energetica e geopolitica dall’estero, sottovalutando le risorse energetiche rinnovabili disponibili sul nostro territorio: 6 giorni di scorta e stoccaggio di gas non mi sembrano sufficienti per tranquillizzare un Paese!”
Fonte: FIPER